World Backup Day: di cosa si tratta
Il 31 Marzo si celebra il “World Backup Day”, una giornata istituita con l’obiettivo di sensibilizzare le persone sulla sicurezza e la cura dei propri dati.
I dati sensibili per un’azienda sono di fondamentale importanza, pertanto proteggerli e tenerli al sicuro è diventato fondamentale. Infatti, a differenza di quanto si possa pensare, gli attacchi informatici sono molto frequenti e possono arrivare da qualsiasi direzione, nei modi più diversi e in ogni momento.
1. Cosa si intende per dati sensibili?
I dati sensibili, sono i dati personali che secondo il Codice sulla protezione dei dati personali, possono rivelare:
- l’origine razziale ed etnica;
- le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere;
- le opinioni politiche;
- l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale;
- lo stato di salute e la vita sessuale.
La loro raccolta e conservazione è soggetta sia al consenso dell’interessato sia all’autorizzazione preventiva del Garante per la protezione dei dati personali.
2. Quale legge disciplina i dati personali?
Il codice per la protezione dei dati personali (codice della privacy), è entrato in vigore il 1º gennaio 2004, con il Decreto legislativo del 30 giugno 2003 e contiene le norme nazionali relative alla tutela dei dati personali.
Dal 25 maggio 2016 è entrato in vigore il nuovo Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR, General Data Protection Regulation – Regolamento UE 2016/679).
L’adeguamento nazionale a questo nuovo regolamento è entrato in vigore con il Decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101
Lo scopo della normativa è quello di evitare che il trattamento dei dati avvenga senza il consenso del titolare.
3. Le sanzioni
Con il progresso tecnologico e la continua digitalizzazione le imprese si trovano a gestire una cospicua mole di dati personali.
Tutto ciò ha reso essenziale l’adeguamento al 𝐆𝐃𝐏𝐑 ( 𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥 𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐫𝐞𝐠𝐮𝐥𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧) di tutte le aziende indipendentemente dalla loro dimensione
Le sanzioni previste in materia della sicurezza privacy sono disciplinate dall’art. 83 del GDPR e dall’art. 167 del Codice della Privacy e riguardano:
- Sanzioni Penali: arresto da uno a tre anni in base alla gravità del reato
- Sanzioni amministrative e pecuniarie: in percentuali in base al fatturato a partire dal 2%
Per non incorrere in tali sanzioni è bene quindi conoscere quali sono gli adempimenti previsti dal GDPR ed affidarsi a dei professionisti della consulenza, molto spesso, rappresenta un valido aiuto per gestire le conformità previste dalla legge.